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Telecomando
anti-onde
Per
scoprire eventuali fughe di microonde (causati dall'usura o dalla cattiva
manutenzione) dai telefoni cellulari o dai forni, esiste un apparecchio
speciale, è un rilevatore di microonde che si chiama Micromac. Comunque
il nostro centro di diagnostica è in grado con strumentazione più
professionale di testare anche il Vs. forno a microonde, cosa molto
importante in quanto per chi non lo sapesse il funzionamento di
questo nuovo elettrodomestico è semplicissimo: esso emette una
frequenza (onda) che “cuoce” solo ed esclusivamente le molecole
dell’acqua; il nostro organismo per l’80% circa è composto da
acqua…… a Voi le conclusioni, circa la gravità del cattivo
funzionamento dello sportello che non dovrebbe in nessun modo, permettere
alle “onde” di propagarsi nell’ambiente con gravi danni ai tessuti
di chi è presente in zona durante il suo funzionamento. C'è
luce e luce Una
"casa sana" dovrebbe utilizzare il più possibile la luce
diretta del sole e quelle artificiali come un complemento che, variando di
intensità e tipologia, si accorda con i diversi spazi. La luce diretta è
più indicata per l'ufficio, il laboratorio, le scale, la cucina e tutti i
luoghi in cui è necessaria per ragioni di sicurezza. Nel soggiorno è più
gradevole la luce riflessa e diffusa che consente atmosfere più
rilassanti. La luce artificiale modifica i colori nelle stanze: una
lampadina a incandescenza, povera di blu e ricca di rosso e giallo, riduce
le tonalità dei colori freddi proprio come il blu e accentua quelli
caldi, dando loro più risalto. Al contrario le lampade fluorescenti
tendono verso effetti più freddi che possono anche infastidire con l'uso
prolungato. L’imbianchino
ecologico
L'imbiancatura
dei muri e la verniciatura dei caloriferi sono gli interventi di
manutenzione più frequenti in casa. Chi si è accorto di avere una casa
poco ecologica può cominciare da qui per ribaltare la situazione. Di
tutti i colori
Se
puntiamo al risparmio molto attento non per questo dobbiamo abbandonare
l'ecologia. Della buona calce spenta, allungata con acqua e resa
eventualmente più grassa con l'aggiunta di pochi cucchiai di ricotta ben
stemperata, è un'egregia scelta, veramente economica. Smalti
e vernici.
Tra
i maggiori inquinanti domestici ci sono gli smalti, che rientrano nella
categoria delle vernici. Per gli interni è preferibile evitare l'uso di
vernici a base di metalli pesanti o funghicidi (antimuffa). Anche il
piombo, lo zinco e il cromo possono infatti provocare danni alla salute.
Da preferire sono le lacche con una bassa percentuale di solventi e
vernici antiruggine a basso contenuto di metalli pesanti. Si devono
evitare i solventi per colle e gli sverniciatori in genere. Questi ultimi,
se a base di soda caustica concentrata, usano diluenti chimici molto
tossici. Piombo
e non solo
Oltre
che nelle vernici, il piombo si trova nelle tubature, negli accumulatori,
nelle ceramiche e in alcuni insetticidi. È tossico per il sistema nervoso
centrale e può interferire con la sintesi dell'emoglobina. Può dare
cefalea, nausea, irritabilità, ipotensione. In particolare, bisogna fare
attenzione alle vernici che contengono il piombo come essiccante. Vernici
"naturali"
Esistono
anche vernici non tossiche, realizzate in conformità alle norme Cee. Sono
le vernici "sintetiche acriliche". La loro caratteristica è che
non usano principalmente solventi chimici, ma l'acqua, come diluente. Sono
quindi sicuramente meno tossiche per l'uomo, pur contenendo il 15% circa
di solvente. Un malcostume adottato da molti è quello di versare gli
avanzi delle pitture pitture e vernici all'acqua nel lavandino o nei
water: sarebbe meglio, invece, smaltirli in sedi più adeguate, le stesse
dove si depositano i rifiuti tossici. Le "verinici ecologiche",
sono prodotte quasi esclusiva mente con materie prime naturali come la
caseina, la creta, la cellulosa di faggio, la borace, l'olio di rosmarino
e altro. Inquinano poco ma presentano un altro problema: essendo senza
conservanti di sintesi rischiano di "andare a male" nel
barattolo, se non usate entro una certa scadenza. Attenzione,
quindi, a eventuali strani odori all'apertura delle latte e, nel caso,
richiedere al rivenditore la sostituzione. Il
requisito principale per intonaci, pitture e vernici è quello di lasciar
traspirare la superficie su cui vengono applicati: le pareti devono poter
funzionare da filtri naturali dell'aria e svolgere una funzione
equilibratrice dell'umidità che, specialmente in cucina e nel bagno, può
raggiungere livelli alti. Sotto
i piedi
Il
pavimento è un elemento fondamentale degli spazi in cui viviamo:
contribuisce a creare il "carattere" di un arredamento,
conferisce o meno calore ai locali, può essere più o meno facile da
pulire e conservare. Camminare
sul legno
Varie
sono le soluzioni per rivestire i pavimenti in modo sano e funzionale. Per
cominciare: il legno (che dove il clima è freddo può trovare impiego
anche come rivestimento delle pareti). Parquet
nazionali
Una
buona scelta è quella dei legni nazionali, provenienti da alberi tagliati
su indicazione del Corpo forestale, come il legno di rovere, larice,
abete, ontano, castagno e betulla. In commercio si trovano le assi
piallate, già pronte per essere incollate, avvitate o inchiodate a vista.
La robinia, indicata soprattutto per il parquet, è un'altra essenza
nostrana da riscoprire, che fornisce ottime prestazioni e durata. Dalla
tradizione
Sempre
in tema di pavimentazione, un materiale da consigliare, bello da vedere e
da calpestare a piedi nudi, è il cotto. Realizzato con un impasto di
acqua e argilla è un antico e splendido prodotto della tradizione
costruttiva e decorativa italiana validissimo ancora oggi. Il
pavimento in Tetrapak
Una
novità interessante è il rivestimento da pavimenti in Tetrapak
riciclato, una proposta ideale per la camera dei ragazzi e per le zone di
servizio: è resistente al calpestio, facile da pulire con il solo
straccio inumidito e ad alto isolamento termo-acustico. Disponibile in
pannelli, è ricavato da scatole di Tetrapak riciclate al 100 per cento,
non ha formaldeide ed è trattato in modo da essere resistente a batteri e
miceti e da essere nuovamente riciclato al termine del suo utilizzo. La
moquette
È,
insieme ai rivestimenti continui come le fibre di cocco e il linoleum, il
rivestimento più facile ed economico per cambiare "faccia" a un
pavimento. Da un po' di anni, però, la moquette riscuote minori
consensi, soprattutto per i problemi di igiene (può essere ricettacolo di
acari e batteri), di carica elettrostatica (tende a trattenere la
polvere), di pulizia (non basta il solito colpo di spazzolane e straccio,
ma serve passare spesso il battitappeto e lavarla è impegnativo). I
mobili L'arredamento
è fondamentale per la salute dell'uomo. L'inquinamento, infatti, può
essere provocato da mobili, elettrodomestici, vernici e colle. E se non è
facile ricostruire una casa dalle fondamenta al tetto si può pensare di
rinnovarla "secondo natura": tanto legno massello e senza
vernici tossiche, poco metallo, nessun materiale sintetico. Bentornati,
vecchi mobili
Comprarsi
un armadio può essere un problema, se non si sa con quali materiali è
fatto e cosa è da preferire. La
sindrome del mobile "invecchiato"
Avete
presente quei mobili "anni 60-702, ad esempio i componibili della
cucina, che ancora dopo anni emanano un cattivo odore? La causa è la
formaldeide, utilizzata per la produzione di colle e nella costruzione dei
pannelli di truciolato, compensato e simili (impiegati non solo per i
mobili ma anche in controsoffittature e isolamenti termici). La
formaldeide sotto la lente
La
sua formula chimica è CH2O. È una sostanza presente in natura
la usano le formiche nei combattimenti per mettere ko il nemico, si trova
in dosi minime nelle combustioni incomplete, come quelle di sigaretta.
Alla fine dell'Ottocento si cominciò a produrla a livello industriale e
oggi viene usata in particolare per le colle, per i prodotti di legno e
per quelli utilizzati per la coibentazione di muri e soffitti. La
formaldeide è presente anche nelle tende, nella carta da parati e nelle
moquette. Viene usata come conservante anche in alcuni prodotti come i
cosmetici, il sapone, lo shampoo, il dentifricio, le vernici e per il
trattamento di alcuni tessuti. La
camera dei bimbi
Nella
sua stanza il bambino non solo dorme, ma trascorre molto del suo tempo. È
quindi importante che il locale sia quanto più possibile sano e sicuro.
Ma i mobili, i tendaggi, le carte da parati, le vernici per le pareti,
come abbiamo già detto, non ci danno sufficienti garanzie di salubrità.
Le lavorazioni industriali, infatti, comportano molti trattamenti chimici
e spesso legni, carte, tessuti, e altri prodotti contengono, ed emettono,
vapori tossici. ·
Scegliere
i prodotti di aziende che esportano molto in Germania e nei Paesi nordici
dove esiste una normativa abbastanza restrittiva: la loro produzione per
il mercato italiano generalmente rispetta gli stessi livelli di sicurezza
di quella per l'estero. ·
Usare
il naso. Se aprendo un armadio o un cassetto sentiamo un odore acre e
irritante, evitiamo di acquistarlo. ·
Dopo
aver arredato la cameretta, aerarla bene e frequentemente: a poco a poco
le eventuali sostanze nocive (a eccezione della fonnaldeide che,
purtroppo, persiste piuttosto a lungo) se ne andranno dalla finestra. Rispetta
la foresta
Nei
mobili più in voga e nelle doghe dei parquet c'è ancora troppo legname
esotico (che si ricava depauperando le preziose foreste della Malesia e
dell'Amazzonia... ). Si dovrebbe invece privilegiare legno nazionale
proveniente da piante coltivate con sistemi controllati, come il faggio,
la robinia, l'ontano. Anche le conifere (pino e abete) vanno bene perchè
provenienti da Paesi come la Finlandia che abitualmente praticano il
taglio pianificato delle piante. In
camera da letto
Cominciamo
la nostra esplorazione della "casa ecologica" partendo dalla
camera da letto. Qui si passa un terzo della giornata e soprattutto si
trascorrono le ore in cui il nostro corpo è del tutto rilassato e,
quindi, più esposto agli agenti inquinanti. Una
stanza spartana
Perfino
oggetti apparentemente innocui, come impianti stereofonici, frigobar,
televisori e radiosveglie, possono emettere radiazioni elettromagnetiche
sufficienti a provocare disturbi. Ma sotto accusa ci sono anche i letti,
le resine e i collanti dei mobili, moquette, tappeti, tendaggi,
rivestimenti e vernici. È importante perciò seguire alcune semplici
regole. In primo luogo: dormire in una stanza riparata dai rumori e dagli
sbalzi termici, dotata di buona circolazione d'aria e giusto grado di
umidità. Anche per questo è indispensabile l'impiego, in casa, di
materiali naturali. Fuori
gli armadi
La
camera da letto dovrebbe essere situata nel luogo più protetto e
silenzioso della casa, preferibilmente separata dalla zona degli armadi.
Gli abiti, infatti, possono emettere alcune delle sostanze chimiche
impiegate da lavanderie e tintorie per il lavaggio a secco. Il
"sistema letto"
Reti,
supporti e materassi, ma anche cuscini e biancheria, sono di fondamentale
importanza per il dormire sano. Le reti realizzate con listelli in legno,
che si adattano perfettamente alla schiena, abbinate a materassi in pura
lana e lattice naturale, o in puro cotone, sono soluzioni ottimali però
un sonno salutare e rigeneratore. Cosa
metto nel materasso
La
torba è una specie di terra vegetale che assorbe umidità, mantiene il
calore e risulta, quindi utile contro i reumatismi, le infiammazioni
croniche e i dolori alla colonna vertebrale. Oltre a svolgere un'azione
stimolante sulla pelle, assicurando un riscaldamento omogeneo del corpo,
la torba nel materasso evita il problema dei "piedi freddi". La
testa a nord
A
quanti è capitato di dormire agitati, di svegliarsi più stanchi di
prima, con la schiena a pezzi e il mal di testa? Le cause possono essere
molte, ma bastano a volte pochi cambiamenti per risolvere il problema. Il
cuscino di fiori
Tra
i vari sistemi per favorire un sonno sano e rigeneratore, ci sono anche i
cuscini ergonomici e speciali. Questione
di frequenze
Inquinamento
elettromagnetico, quando si dorme è meglio evitarlo. Mentre infatti le
radiazioni provenienti dai campi elettromagnetici naturali sono ritenute
biologicamente utili, quelle di derivazione artificiale possono creare
stress e anomalie nell'organismo, soprattutto dove coesistono tessuti e
finiture sintetiche o aria condizionata. Meno fili elettrici percorrono le
pareti e meglio è, tanto più che le spine che si usano sono sempre
le stesse. Il
Bioswitch
Per
difendere il riposo dai disturbi elettrici, sono molto utili i cavi
elettrici schermati, in acciaio estremamente flessibile, di diverso
diametro e maneggevoli, che si adattano facilmente alle irregolarità
delle tracce nei muri. Hanno però un costo elevato, per cui sono da
adottarsi solo in caso di un impianto elettrico molto articolato.
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